Sunday, March 31, 2013

BUONE FESTE A TUTTI, AMICI!!..


chiedo umilmente perdono a voi per non aver postato nulla ieri, la vigilia di Pasqua, ma cercatemi di capire: è stata una giornata impegnativa..

mi è stato puntilizzato che il mio modo di scrivere è alquanto "infantile".. tutti quei puntini di sospensione, quei punti di domanda e di esclamazione ripetuti, e l'assenza di maiuscole, mamma mia che fastidio!!.. la similitudine è stata chiara e immediata: immagina che un genio della programmazione scriva un programma stupendo, ma quando leggi il codice questo è scritto tutto su una riga.. non ci capisci niente e pensi "ma guarda questo coglione che scrive il codice solo su una riga!!"..
sembra quindi che il mio modo di scrivere dia un po' fastidio, per questo lo abbandono e mi adeguo alla MASSA.. ma come può una persona distinguersi, se tutti dobbiamo seguire le stesse regole, gli stessi canoni??.. come posso io (o chiunque altro) essere diversa, se la diversità non è apprezzata??.. dobbiamo essere tutti fotocopie??..
io non sono nessuno e non voglio essere nessuno, ma mi dispiace che non possa mantenere le mie abitudini, adottate ormai da anni, perché non seguono le REGOLE.. che assurdità!!..
Vabbè, finita anche quest'era.

Oggi è un giorno di festa, oggi è un giorno da ricordare, oggi è Pasqua.
Eppure qualcosa mi sfugge.

Cosa vuol dire "auguri"? Cosa vuol dire un abbraccio? Oppure, cosa significa un invito a pranzo, uno scambio di doni, una passeggiata insieme? Fermati un attimo e rifletti:
per quasi tutto l'anno pensi solo a vivere, a studiare, a lavorare, a sopportare dolori, complicazioni, ad arrabbiarti, a ridere e a dormire; mentre solo due volte all'anno pensi solo a stare in compagnia e a divertirti. Ma non ti chiedi perché solo due volte e basta? Perché non sempre? Cosa c'è di speciale in quei due giorni? Semplice: Natale e Pasqua, due feste religiose e importanti, ma due feste completamente ignorate.
Sono certa che tutti gli anni a Natale inviti amici e parenti o vieni invitato da loro al grande Pranzone di Natale, dove non mancano mai addobbi ovunque, fuori e dentro casa, senza dimenticare l'innumerevole quantità di regali da scambiare.
E sono altrettanto certa che a Pasqua si ripete la stessa cosa, magari con meno addobbi, ma il procedimento è lo stesso.
E ad entrambe le feste nessuno si dimentica di fare gli A U G U R I, come se fosse la cosa in assoluto più importante: messaggini di qua, e-mail di là, notifiche a non finire sui social network, baci, abbracci e sorrisi. Ma ti chiedi mai perché fai tutti questi auguri? Chi è il festeggiato? Sei tu? Sono gli altri? Qual è il vero significato di questi auguri? E di queste feste? Mmm.
Al giorno d'oggi Natale significa solo Babbo Natale, panettoni, albero di Natale e pupazzo di neve; Pasqua significa uova di cioccolato, coniglietto e agnello per pranzo. Ma dov'è il loro vero significato? Dov'è finito? È il commercio che l'ha ucciso.
Natale significa nascita di Cristo e non siamo noi i festeggiati. Sebbene non sia una festa biblica, se proprio la si volesse celebrare, invece di fare insignificanti e tradizionali auguri ad amici e parenti, perché non limitarsi ad un affettuoso abbraccio e donare tanta allegria, come giusto che debba essere? Direi la stessa cosa per Pasqua, anche se biblicamente si dovrebbe ricordare solo la morte di Cristo, ma è un dettaglio. È così semplice, tutto acquisirebbe maggiore significato e l'allegria non si limiterebbe a comparire solo due volte all'anno. Senza contare che si risparmierebbe un sacco di denaro sui regali; perché la verità è che non siamo noi i festeggiati in questi due giorni di commemorazione, non siamo noi i destinatari di auguri e regali, non siamo noi ad essere celebrati e ricordati nel tempo. Anche noi abbiamo i nostri momenti di grande gloria: al nostro compleanno, al nostro onomastico, alla festa della donna, della mamma e del papà, senza dimenticare gli anniversari e tante altre feste che in ogni cultura ricorrono.
Festeggia pure quanto vuoi, ma cerca di farlo dando un significato ad ogni festa in cui realmente credi. ⌃⌣⌃



2 comments:

  1. volevo solo distinguermi dalla massa; ho costruito la mia diversità con il passare degli anni ed è bastato così poco per distruggerla; non posso nascondere che mi dispiaccia!

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  2. Le persone hanno pochi giorni di ferie all'anno e in quei giorni dovrebbero pensare alla morte di cristo?Scommetto che a cristo gli fotte una sega!In tutti i casi anche se uno non predica il cristianesimo,lo assume come sua festa e lo interpreta come una sua festa. Ossia una festa,dove passare del tempo con i parenti,mangiare,divertirsi e riposarsi. Ci si scambia alche gli auguri,perchè crea un senso di unione e questo non vuol dare altro significato. Tanti cristiani,festeggiano pasqua e pregano il grande Dio e poi il resto dell'anno si comportano da figli di buona donna. L'importante non sono i gesti che fai in maniera esplicita,cosi che il gran boss ti dia un posto in paradiso. Ha dio gli fotte una sega,se tu lo festeggi la pasqua,gli importa molto di + quello che fai ogni giorno della tua vita

    ps.NOTA ANCHE IO ADOTTO LA MIA SCRITTURA SCRAUSA E QUINDI NON RILEGGO QUELLO CHE SCRIVO

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