Friday, May 24, 2013

capitolo IX - l'ultima rivelazione..

(capitolo VIII - alla ricerca della felicità)


L'alba giunse presto e risvegliò serenamente i tre ragazzi, che non aspettarono molto ad uscire da quella casetta presa in prestito per quella notte.. il sole faceva capolino da una collina in lontananza e illuminava il paesaggio, risvegliandolo dalla notte fresca.. gli uccellini volavano già in cielo, da un albero all'altro, come se stessero danzando al suono di un flauto lontano..
"cos'è questo suono??..", chiese Gioia chiudendo gli occhi e alzando il volto verso il cielo..
"è il suono di un flauto..", rispose Marco che conosceva, più o meno, diversi tipi di strumenti a fiato e a corda.. "anzi, sembra più quello strumento fatto con le canne, come si chiama.. Siku, ecco!!.. sono sicuro che è quello strumento lì.. probabilmente c'è qualcuno che lo sta suonando in quella direzione..", spiegò l'uomo puntando un dito verso sinistra, dove cominciava un corridoio di alberi da frutto..
"che bel suono!!.. andiamo a vedere chi è che suona??..", chiese Gioia tutta contenta chissà perché.. forse perché la mattina era fresca, o forse perché quella musica la rilassava tanto da dimenticarsi di tutti i suoi problemi.. fu la prima a muoversi nella direzione indicata da Marco e gli altri due la seguirono, anche loro curiosi di scoprire quale bravo musicista riempisse l'aria di melodia così presto la mattina..
camminando fra quegli alberi, ogni tanto Serena staccava qualche frutto e se lo mangiava o ne offriva alcuni al padre e all'amica, che accettavano volentieri.. la musica si faceva sempre più intensa e si aggiungevano anche altri suoni, come un tamburello e un piccolo cembalo..
finalmente Gioia, Serena e Marco uscirono dal frutteto e si ritrovarono in un grande prato, interrotto qua e là da degli alberi verde brillante.. sotto uno di questi vi era un gruppetto di ragazzi e ragazze che suonavano insieme e ballavano.. i ragazzi suonavano rispettivamente un Siku, un mandolino, un tamburello africano e un cembalo, che simulava il suono dei piatti di una batteria.. le ragazze danzavano ordinatamente, con movimenti sciolti e morbidi, saltellando in cerchio, incrociandosi, prendendosi sottobraccio e lasciandosi subito, sollevando di poco le gonne che indossavano.. il tutto era molto bucolico, poetico e rilassante, ma meravigliosamente incantevole da vedere.. uno spettacolo che durò ancora molto da quando i tre amici arrivarono in quel posto grazioso.. quando finirono di esibirsi, il gruppetto s'inchinò davanti ai tre spettatori, che applaudirono e sorrisero con grande ammirazione..
"ma siete davvero bravissimi!!..", disse Serena agli otto ragazzi lodandoli..
"grazie fanciulla..", rispose uno dei ragazzi.. "ci fa sempre piacere avere degli spettatori.. dove state andando??.."
"mah, da nessuna parte..", rispose Serena.. "abbiamo sentito la vostra musica in lontananza e siamo giunti a voi.. voi dove andate??.."
"noi siamo sempre in giro!!..", rispose una ragazza dai lunghi capelli neri.. "volete unirci a noi??.. adesso andiamo qua vicino, che c'è un villaggio.. se c'è qualcuno ci esibiamo, così rallegriamo la giornata.."
"sì dai, veniamo volentieri..", rispose Gioia entusiasta e affascinata da quel gruppetto così amichevole..
e così i nostri amici si rimisero in viaggio, questa volta un po' più numerosi.. loro erano quattro coppie di giovani ragazzi innamorati, avranno avuto circa 20, 22 anni.. Serena presentava Gioia e Marco ai nuovi amici, che si presentavano a loro volta.. poi Serena aggiunse: "lei è la mia migliore amica, ma non si è ancora adattata bene alla nuova vita, è rimasta un po' indietro, alla vecchia vita civilizzata.. vero Gioia??.. non avere paura, se hai qualcosa da chiedere chiedi pure, domandare è lecito!!.."
Gioia era imbarazzata, ma non troppo timida e sorrideva con naturalità ai ragazzi.. ad un certo punto le venne in mente Angela, così all'improvviso e si domandò se appartenesse a qualche religione e se quei ragazzi credessero in una religione diversa, essendo persone dalla pelle scura.. per togliersi questo dubbio chiese: "scusate, ma voi credete in una religione diversa dalla nostra??.."
"in che senso, scusa??..", chiese una ragazza..
"voglio dire.. credete nel Cristianesimo??.. o nel Buddismo??.. credete in qualche religione??.."
"ah, capisco Serena cosa intendevi quando hai detto che era rimasta indietro..", disse la ragazza rivolta a Serena.. poi rispose a Gioia dicendo: "guarda Gioia, è evidente che nessuno te l'ha ancora detto.. noi non crediamo in alcuna religione.. noi crediamo in un'unica grande Entità Celeste, un unico Dio, da cui proveniamo e a cui facciamo ritorno.. ma nel mondo non ci sono diversi tipi di entità, ce n'è solo una e tutti noi la rispettiamo fin da piccoli.."
"e non venerate la vostra Entità??..", domandò Gioia..
"sì, la veneriamo.. immagino che tu pensi che, come si faceva nella vecchia vita, rispettare e venerare una religione sia dover fare dei sacrifici o altre cose logicamente errate.. per esempio, andare a messa la domenica, o sacrificare un animale per poi mangiarlo.. ecco, noi tutte queste cose non le faremmo mai e poi mai.. non solo perché rispettiamo la natura e gli altri animali.. ma anche perché rispettare Dio significa vivere dignitosamente, secondo natura e ascoltando la coscienza, comportandosi nella maniera più spensierata possibile, rispettando quello che c'è intorno a noi e ringraziando per ogni momento passato insieme, per ogni giorno regalato.."
"ma è fantastico, quindi non avete costrizioni o obblighi..", replicò Gioia interessata..
"esatto, niente costrizioni, sarebbe solo una perdita di tempo, in quanto nessuno ti ringrazierebbe per questo, e senza contare che nessuno vorrebbe mai che qualcuno facesse qualcosa per qualcun altro, ma che non ha voglia di fare..", rispose la ragazza..
"giustamente.. ma quindi non celebrate neanche il Natale o la Pasqua??.. insomma, sono feste dal significato importante, ricordare la nascita e la resurrezione di una figura importante..", puntilizzò Gioia..
"Gioia, a cosa credi che serva ricordare la nascita o la morte di qualcuno??.. proprio a niente.. come non serve a niente ricordare qualsiasi altra cosa accaduta moltissimi anni prima.. non serve a niente perdersi nei ricordi e smettere di godere del presente.. chissà cosa ti offre il presente e tu vorresti lasciarlo andare solo per ammirare inutilmente un ricordo del passato che non ritornerà??.. capisci cosa intendo??..", disse la ragazza..
"certo, giusto.. anch'io la penso così, siamo simili!!..", disse Gioia ridendo..
"in realtà siamo tutti uguali, non ti pare??.. haha, o io per te sono un canguro??!!..", e si misero a ridere tutti divertiti dalla battuta di quella ragazza dai lunghi capelli neri.. Gioia però aveva ancora dubbi e continuò con le domande:
"ah, e che mi dite degli angeli??.. ho notato che molte persone rispettano e salutano sempre un angelo che c'è qui fra di voi.. ne sapete qualcosa??.."
a questa domanda rispose uno dei ragazzi, il fidanzato della ragazza che aveva spiegato per bene come si comportasse l'umanità nei confronti della religione.. era serio e disse prontamente: "stai parlando della nostra Principessa??.."
"Principessa??..", domandò per tutta risposta Gioia con tono notevolmente stupito..
"sì, lei è la nostra Principessa.. è a lei che dobbiamo tutto questo cambiamento, è lei che ha migliorato la vita sulla Terra, solo lei poteva entrare nella coscienza di tutti gli esseri viventi e cambiare l'odio in amore, la guerra in armonia, la tristezza in felicità.."
"ma com'è possibile??..", domandò Gioia con lo stesso stupore di quando mise per la prima volta piede in quel mondo paradisiaco..
"Gioia..", cominciò a spiegarle Serena.. "tu hai conosciuto la nostra Principessa.. lei un tempo era una ragazza come tutti noi, anche lei andava a scuola, aveva degli amici e lei, come tante altre persone, voleva cambiare il mondo, perché riteneva fosse troppo decadente.. un giorno, all'improvviso, lei è passata ad un'altra vita e lo stesso giorno è avvenuto un enorme cambiamento, che ha portato dal mondo che conoscevi, corrotto, dominato dalle guerre e dal denaro, a questo mondo, una vita dominata da amore ed armonia.. e noi non possiamo che esserne riconoscenti, per questo ogni volta che la incontriamo la salutiamo con grande rispetto e onore.. per noi lei è il nostro punto di riferimento e se per caso qualcuno dovesse smarrirsi, lei è lì apposta per aiutarlo.. ha un grande cuore e ci vuole tutti bene.."
"io l'ho conosciuta..", raccontò Gioia.. "lei mi è comparsa dal nulla in una chiesetta buia.. mi ha condotto fin da te, Sere, mi ha raccontato un po' di cose della vita in questo nuovo mondo.. è un angelo.. com'è possibile che un angelo possa essere visibile sulla Terra??.."
"perché lei può tutto..", rispose un altro dei quattro ragazzi.. "lei è diversa, è talmente pura che le è stato permesso di apparire in qualunque momento dai viventi.. è magica, ha fatto grandissime cose con la magia e adesso, siccome noi siamo così orgogliosi di essere stati salvati da un angelo come lei, abbiamo insistito affinché rimanesse tra noi.. e così è stato ed è tutt'ora.."
"e adesso lei dov'è??..", chiese Gioia..
"e chi lo sa!!..", rispose il ragazzo..
"ehi, Gioia.. hai notato che ti assomiglia molto??..", chiese di nuovo la ragazza dai capelli neri..
"sì, è stata la prima cosa che ho notato quando mi è comparsa davanti.. mi assomiglia davvero tanto, solo che lei è più solare, cioè non ha il minimo difetto..", puntilizzò Gioia..
"certo, è un angelo..", spiegò la ragazza..
"e sai perché ti assomiglia così tanto, Gioia??..", le chiese Serena..
a questa domanda tutti, che stavano camminando in gruppo, si fermarono e si schierarono davanti a Gioia con sguardo serio, ma amichevole.. Gioia non capiva perché si fossero fermati tutti a guardarla e con stupore rispose: "n.. no.. perché??.."
Serena la fissava con sguardo severo e con la stessa serietà disse queste parole:
"perché in realtà la nostra Principessa.. sei tu!!.."


CONTINUA..



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