Friday, May 31, 2013

capitolo X - un passo nel futuro..

(capitolo IX - l'ultima rivelazione)


"Aaaaaaah, come siete spiritosi!!.. per un attimo c'ero quasi cascata, siete proprio bravi a preparare gli scherzi..", scoppiò a ridere Gioia convinta che le parole dei suoi amici erano solo una finzione..
"guarda che non ti stiamo prendendo in giro..", disse Serena seria..
"già, è tutto vero..", aggiunse uno dei ragazzi..
Gioia smise di ridere, guardò le espressioni serie e sicure dei ragazzi e capì che quello che stavano dicendo era davvero la realtà..
"sei davvero la nostra principessa..", continuò il ragazzo e tutti si inchinarono profondamente, abbassando la testa in segno di grande rispetto, mormorando a voce bassa ma sentita: "oh principessa!!.."
Gioia li guardava stupita e imbarazzata, come se non capisse cosa stesse succedendo realmente.. stava accadendo tutto insieme, forse troppo velocemente, affinché lei si abituasse ad essere l'unica celebrità in quel mondo senza troppe pretese, senza guru e governato dalla semplicità.. non le era mai capitato di essere la protagonista di un film o di ritrovarsi per così tanto tempo al centro dell'attenzione, per questo si sentiva un po' a disagio e, umile e modesta come sempre era stata, cercava di convincere i ragazzi a smetterla con tutte quelle riverenze e lodi da regina..
"ma come.. perché sono così importante??..", chiese alla fine Gioia arrendendosi alla celebrità..
"ancora non l'hai capito??..", chiese Serena per tutta risposta.. "tu hai fatto di un mondo in rovina un paradiso!!.."
si alzò in piedi e gli altri la imitarono..
"sì, l'ho capito, ma come fate a dire che sono stata io??..", chiese Gioia quasi protestando per avere delle risposte concrete.. "come ho fatto, insomma??.. sembra troppo surreale, per cambiare un mondo intero non basterebbe una bacchetta magica!!.."
"ma è proprio per questo che ti lodiamo!!..", rispose con fermezza la ragazza dai lunghi capelli neri..
"aspetta..", la interruppe Serena.. "forse è meglio spiegare le cose come sono andate fin dall'inizio.."
"sì, grazie, così capisco qualcosa forse..", ribatté Gioia con serietà, curiosità e soddisfazione nell'aver ottenuto, finalmente, un po' di comprensione..
"vedi Gioia..", iniziò a raccontare l'amica.. "quando tu sei morta subito dopo c'è stato un boato fortissimo nell'aria, che ha fatto tremare tutto, gli alberi, i muri delle case, come se fosse stato un terremoto, ma senza alcun danno.. poi nel cielo le nuvole sono scomparse, dove stava piovendo è uscito il sole all'improvviso e tutto il mondo è stato illuminato dal sole e dalla luna, dall'altra parte.. e tutto è durato sì e no una decina di secondi.. poi è diventato tutto cupo, scuro, nuvoloso, ovunque e tutti noi in tutto il mondo siamo stati colpiti da una sensazione strana, come una fortissima improvvisa tristezza.. eravamo tutti deboli, tristi, siamo caduti in ginocchio e pensavamo "ma cosa abbiamo fatto??.. perché??.." e via dicendo.. le lacrime scorrevano dai nostri occhi, mentre guardavamo il cielo e rivedevamo tutto il male che avevamo fatto a noi stessi, agli altri animali, alla natura, alla nostra Terra.. ci siamo pentiti talmente, da gridare dal dolore che provavamo nel cuore.. i soldati che combattevano la guerra cadevano in ginocchio, piangevano e si abbracciavano, anche con i loro nemici.. anche gli uomini rozzi che violentavano le donne piangevano e le abbracciavano, pienamente pentiti per tutte le cattiverie che avevano combinato in quel momento e durante tutta la loro vita.. ci siamo sentiti tutti degli stracci, delle bestie che pensano solo al potere, al denaro e a far del male per ottenere la gloria.."
"non ci credo, è possibile??..", replicò Gioia con gli occhi sbarrati, attenta alle parole dell'amica..
"oh sì, è successo proprio così..", continuò Serena.. "e dopo che ci siamo specchiati nell'orrore delle nostre vite sei comparsa tu, sotto forma di angelo e tutto ha acquistato più senso.. tu eri lì, a mezz'aria, davanti a noi.. eri leggera, luminosa, dai capelli dorati e ci sorridevi perché noi ci eravamo pentiti.. abbiamo capito che tu hai scagliato nelle nostre anime il senso del rimorso, della riflessione, hai smosso le nostre coscienze e ci hai fatto capire che per tutto questo tempo abbiamo solo rovinato la nostra bella Terra.. ma con il tuo sorriso ci hai donato la voglia di cambiare e di ricominciare, questa volta senza sbagliare, ascoltando prima di tutto la nostra natura e, soprattutto, dando retta a quello che dice il cuore, non l'orgoglio.. ci siamo inchinati davanti a te, proprio come abbiamo fatto prima, ancora pentiti, ma rinati e contenti.."
"contenti di cosa??..", chiese Gioia..
"contenti di aver capito che poteva esistere un mondo senza denaro, senza potere, basato sulla fiducia e il rispetto, soprattutto sul rispetto.. abbiamo capito che l'importante non era lavorare per guadagnare, ma divertirsi e girare questo splendido pianeta che ci è stato donato con amore.. ma soprattutto abbiamo capito che il vero scopo della vita non è la fama o il successo, ma l'amore e senza di esso tutte le nostre vite sarebbero state incomplete.. e tu hai pensato bene di riempire l'aria di affetto e amore, tanto per farci sentire cosa si prova ad essere veramente felici.. ed ha funzionato!!.. e adesso eccoci qui, tutti alla ricerca della felicità, fieri di essere uomini e donne unici e perfetti, come tu sei e come tu ci hai trasformati.. nessuno di noi si azzarderebbe a farsi del male, come a fumare o andare contro le leggi della natura, perché nessuno di noi si azzarderebbe mai a danneggiare la perfezione che tu hai creato su questo prezioso pianeta.. per questo e tutto quello che hai fatto, grazie!!..", concluse Serena sorridendo e allargando leggermente le braccia in segno di lode e ammirazione..
"grazie Gioia, grazie di cuore..", disse una delle ragazze chinando il capo..
"grazie principessa..", continuò uno dei ragazzi..
Gioia aveva le idee completamente chiare, aveva seguito le spiegazioni di Serena con estrema attenzione, immaginandosi le scene descritte e si era intenerita da quelle parole.. aveva compreso la potenza della sua magia ed aveva capito che era l'unico modo per cambiare il pensiero della gente, i suoi comportamenti e le sue fissazioni.. non c'era nessuna alternativa, le parole non sarebbero mai state efficaci, anche perché fino in troppi ci avevano provato nel tempo a sostenere discorsi convincenti e rivoluzionari, ma che sono serviti solo ad aggiungere un altro titolo sui giornali..
Gioia guardava i suoi amici seriamente, senza dire una parola, non solo perché non ne aveva per la testa in quel momento, ma soprattutto perché sapeva che il silenzio esprime molte più sensazioni di una carrellata di frasi meccaniche..
"Gioia..", si sentì una voce provenire da dietro la ragazza.. lei si girò di scatto e vide Angela due metri più in là, in piedi, col suo lungo vestito bianco e azzurro, con quei lunghi capelli dorati e brillanti e con quelle grandi ali ricoperte di piume bianche..
"vieni con me Gioia..", disse facendole cenno di avvicinarsi con la testa..
"Angela, ma tu sei me stessa..", disse Gioia andando dalla ragazza..
"sì Gioia, io sono te stessa, sono la proiezione del futuro, tuo e del tuo mondo..", rispose l'angelo.. "spero che tu non ti sia spaventata nel vedere come è cambiata la vita sulla Terra e come sono migliorati i suoi abitanti.."
"e tutto questo grazie a me..", continuò Gioia.. "ma perché proprio io??.."
"beh, se fosse stato qualcun altro si sarebbe domandato la stessa cosa, non ti pare??..", rispose ironicamente la ragazza.. "non porti queste domande, Gioia, accetta invece la tua identità e ricorda che non serve essere qualcuno per lasciare un segno indelebile nella mente delle persone.."
Angela le fece un sorriso, le mise un braccio intorno alla spalla e le due ragazze si incamminarono verso una collina.. poi Gioia si guardò indietro e vide che Serena, suo padre e i loro nuovi amici erano scomparsi, senza lasciare alcuna traccia, come se non fossero mai stati lì in sua presenza.. la ragazza era stupita, ma non chiese spiegazioni e tornò a guardare davanti a sé..
aggirarono la collina e raggiunsero una grandissima distesa di prati verdi, colorati da tantissimi piccoli fiorellini estivi.. al centro, proprio davanti a loro, vi era la piccola chiesetta bianca che aveva visto Gioia il giorno prima, nella quale le era apparsa Angela e dalla cui era uscita, immergendosi nel nuovo mondo..
"ma Angela, siamo tornate alla chiesetta!!.. ma dove sono finiti gli altri??.. e le strade??.. e gli alberi??..", domandava la ragazza tornando ad essere confusa come sempre..
"vai Gioia, c'è qualcuno che ti aspetta là dentro..", disse per tutta risposta l'angelo, indicandole col braccio l'entrata della chiesa.. Gioia rimase per un attimo a fissare la ragazza con sguardo immobile, poi guardò la chiesetta.. e quando si girò di nuovo per parlare con l'amica, questa non c'era, era sparita e lei, di nuovo, si era ritrovata tutta sola in una grande immensa prateria verde.. si guardò intorno, stupita e delusa, ma felice di aver trascorso due giorni in un mondo nuovo, un mondo perfetto, come la sua natura e i suoi abitanti.. e dopo aver pensato questo sorrise, aprì la porta ed entrò nella chiesetta..
la porta si chiuse dietro di lei, che si ritrovò nel buio più totale.. si sentiva leggera, non aveva né caldo né freddo, non avvertiva alcun suono, era in uno stato di completo benessere, come se stesse fluttuando nel vuoto.. ad un certo punto cominciò a sentire un fischio, dapprima molto leggero e in pochi secondi molto intenso.. sentì poi una voce femminile e intravide della luce bianca.. piano piano le figure divennero nitide e finalmente riuscì ad orientarsi: si trovava sul pavimento di un aereo e Serena la stava guardando da sopra, mormorando a voce moderata il suo nome..
"ooh, Gioia!!.. finalmente ti sei ripresa!!..", disse alla fine Serena sospirando.. Gioia si alzò e si mise sul sedile.. davanti a lei Marco la guardava sorridendo e accanto Serena faceva lo stesso..
"cos'è successo??..", chiese Gioia all'amica cercando di capire in quale mondo e in quale epoca si trovasse..
"ah niente..", rispose Serena con tono rilassato.. "avevo messo su male il borsone nel portabagagli e ti è caduto in testa, e tu hai perso i sensi.. sei caduta, avevi gli occhi aperti, ma ti sei ripresa nel giro di una ventina di secondi.. stai bene??.."
"sì, sto bene.. dove stiamo andando??..", chiese Gioia che ancora non capiva bene se quella fosse la realtà che aveva lasciato quando era svenuta la prima volta..
"stiamo andando in Spagna, a Granada, non ti ricordi??.. mio papà deve andare a dirigere un'azienda.. sei sicura di avere la testa a posto??..", le chiese Serena un po' preoccupata..
"ah sì sì, adesso mi ricordo.. no, è che ho fatto un lungo sogno quando ho perso i sensi, e si vede che non mi sono ancora svegliata del tutto.. hahaha!!..", rispose Gioia ridendo, mascherando la sua vera meraviglia nell'aver vissuto un sogno rivelatore..
"un sogno??.. cos'hai sognato??..", chiese Serena..
"a dire il vero non mi ricordo, so solo che era lungo..", rispose Gioia..
stava mentendo.. si ricordava tutto, e sapeva che non era solo un sogno, sapeva che qualcosa aveva interrotto il normale scorrere del tempo e lei ne era il perno.. lei aveva, in qualche modo, bloccato il presente, per saltare direttamente nel futuro, per sentire come sarebbe vivere in un mondo perfetto e, soprattutto, vedere se stessa lodata per aver compiuto opere sovrumane di salvezza.. le sembrava tutto così lontano, ma tutto incredibilmente reale e si promise di mantenere questo segreto per tutta la sua vita, fino al giorno in cui, sperabilmente, sarebbe diventato una realtà concreta..

quell'estate Gioia e Serena si divertirono un mondo in Spagna e iniziarono un nuovo anno scolastico in quella città senza problemi, imparando velocemente lo spagnolo.. i giorni scorrevano tranquilli, senza imprevisti e senza preoccupazioni.. il divertimento non mancava mai, come non mancavano gli studi e il tempo per un po' di relax.. ma alla fine di ogni giornata il pensiero di Gioia andava sempre lì, in quella chiesetta bianca, in quel frutteto, fra quel gruppetto di giovani amici, insomma, in quel mondo incantato.. sapeva che sarebbe successo, non sapeva quando, ma era sicura che avrebbe indossato quel vestito bianco e azzurro, che avrebbe avuto lunghi capelli dorati e che tutti le avrebbero portato un immenso rispetto.. s'immaginava di continuo la vittoria e il trionfo del bene sul male, ma non si aspettava che quel giorno sarebbe stato estremamente vicino ed incredibilmente felice..

FINE



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