Friday, April 26, 2013

capitolo V - la chiesetta bianca..

(capitolo IV - la piuma misteriosa)


Serena se ne stava impalata lì, a fissare il vuoto davanti a sé, pensando alla sua migliore amica che forse non avrebbe più rivisto.. ripensava allo strano comportamento della ragazza, alla sua enorme attrazione per una piuma bianca e a quel vecchissimo treno a vapore fermo lì, come se stesse aspettando solo che Gioia vi salisse a bordo..
all'improvviso Serena si scosse, come se avesse preso uno spavento, e gridò inorridita:
"che diavolo sta succedendo qui!!.. dove diavolo è andato quel treno e perché il binario è scomparso??!!.. AAAAAAH!!..", e si mise a correre in direzione dell'albergo, più veloce che poteva, con lo sguardo abbassato e le lacrime agli occhi.. tutta quella agitazione, quella tristezza, quella preoccupazione e quel mistero l'affliggevano e le facevano pensare che tutto questo era solo un sogno, un bruttissimo sogno, che da lì a momenti si sarebbe svegliata e tutto sarebbe tornato come prima..

il treno sfrecciava lungo il binario, immerso nel verde della natura e Gioia, seduta tutta sola in un vagone, guardava fuori dal finestrino con indifferenza.. il suo sguardo era vuoto, non pensava a niente, semplicemente fissava il paesaggio, le colline verdi, il cielo azzurro, il sole caldo alto di mezza estate.. era sola su quel treno misterioso, dai colori insoliti, antico, ma favoloso.. a Gioia piacevano i treni, specie le locomotive a vapore, le trovava dei gioielli antichi da ammirare e fotografare.. non è una coincidenza, quindi, se ad aspettare la sua salita a bordo era proprio una locomotiva bianca e azzurra: erano, addirittura, i suoi due colori preferiti..
il treno si fermò senza alcun preavviso e Gioia si risvegliò dal suo sonno ad occhi aperti..
"che succede??..", pensò.. "dove sono??.. perché mi trovo su questo treno??.."
si guardava intorno stupita, come se si fosse veramente destata da un sonno profondo..
"ricordo di aver rincorso una piuma bianca, ma non ricordo di essere salita su un treno.. un momento, ma sono sola!!.."
Gioia si alzò in piedi, il treno era fermo.. andò verso una porta, l'aprì e scese dal treno.. il sole la invase con i suoi raggi caldi, così forti che la ragazza dovette schermarsi gli occhi con la mano.. poi si guardò intorno: si trovava nel bel mezzo del verde, dovunque c'erano colline coperte da soffice erbetta, arricchite con tanti piccoli fiori colorati.. il cielo era immenso, di un azzurro intenso, senza una minima nuvola e il sole si perdeva in quella vastità libera ed infinita..
"dove sono??.. e dov'è Serena??..", si chiese senza troppa agitazione.. "e poi da dove salta fuori questo treno.. cosa??..", adesso sì che Gioia si stupì: il treno era sparito e con lui anche il binario..
"ma non è possibile, era proprio qui, sono appena scesa!!.. non posso essermelo immaginato, ho viaggiato fin qui!!.."
Gioia si mise a correre in una direzione scelta a caso, mossa fra preoccupazione e paura, ma anche dalla curiosità di capire cosa stesse succedendo intorno a sé, perché il treno era sparito e perché si trovava in quella distesa sconosciuta di verde..
"forse è solo un sogno.. sì, deve essere così.. beh, se è così allora cercherò di divertirmi il più possibile..", pensò alla fine fermandosi in cima ad una di quelle piccole colline.. si guardava ancora una volta intorno, sorridendo, godendo di quella vista spettacolare, senza più preoccupazioni, provando una grande sensazione di libertà e di voglia di esplorare quel mondo incantato.. si mise di nuovo a correre, stavolta con più allegria, senza una meta, senza uno scopo, semplicemente per provare una rara sensazione di infinita armonia con la natura.. la brezza estiva le faceva volare i capelli biondi e la faceva sentire ancora più leggera.. ad un certo punto Gioia si fermò: aveva visto un edificio in lontananza fra le colline..
"sembra una chiesetta.. magari c'è dentro qualcuno..", e si rimise a correre impaziente di raggiungerla..
arrivò davanti all'entrata di una piccola chiesetta di pietra, semplice, ma così dolce.. il campanile era poco più alto sopra il tetto e si vedeva dentro una campana.. sembrava fosse stata scavata in una grande pietra bianca, visto il materiale con cui era interamente costruita, tranne che per la porta: una tavola rettangolare di legno marroncino chiaro con una piccola maniglia d'argento..
Gioia aprì la porta ed entrò nella chiesa.. l'ambiente interno era molto buio, non c'era neanche una finestra, l'unica luce proveniva esclusivamente dalla porta d'ingresso.. c'era, però, un insolito profumo gradevole, come di fiori, ma che Gioia non aveva mai sentito prima; un intenso profumo che la tranquillizzava e la rilassava..
"accidenti, è tutto buio qui dentro..", pensò con stupore.. "mi piace questo profumo, è così dolce".. poi chiese a voce alta:
"c'è nessuno??..", e la porta si chiuse con un gran botto dietro di lei..

CONTINUA...



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